Il sud sudan
Il Sudan, paese più vasto dell'Africa, si estende su un'area di due milioni e mezzo di chilometri quadrati. I 25 milioni di abitanti sono suddivisi in 600 gruppi etnici che parlano oltre 100 lingue diverse.
Il nord è musulmano, il sud (cioè il 30 per cento della popolazione) è animista o cristiano. Il Sudan è indipendente dal 1965 ed è stato sempre governato da gruppi musulmani. Nel 1983 scoppia la guerra civile: la setta dei fratelli musulmani di Hassan el Tourabi, eminenza grigia del regime edell'integralismo islamico induce il governo di Gaafar Niemeiri, al potere con un golpe militare dal 1969, ad estendere la Sharia, la legge coranica, a tutto il Sudan.
Al sud si organizza la SPLA (esercito di liberazione popolare sudanese) che vuole uno Stato laico senza discriminazioni etniche e religiose. Nel 1985 il generale Dahab rovescia Niemeiri e istituisce un sistema multipartitico.
Nel 1988 una terribile carestia induce due milioni di persone a scappare al nord. L'anno dopo un golpe militare porta al potere il generale Omar el Beshir, fondamentalista islamico che sospende la costituzione, abolisce i partiti e inizia una feroce repressione mentre fame e carestia strangolano il paese. Nel 1991 il presidente iraniano Rafsanjani firma un accordo di cooperazione militare con il governo di Khartoum. Nel 1992 si spacca l'SPLA, frattura che si ricompone solo nel 1994. Finora l'Acnur, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati stima che il conflitto in Sudan abbia prodotto circa due milioni di vittime e migliaia di profughi ai confini con Kenya e Uganda.
|
|